Scheda opera
Dati tecnici
anno | 2023 |
data di acquisto | acquisito in portafoglio |
valore corrente stimato in € | consultare la Tabella Prezzi aggiornata |
identificazione del soggetto | dipinto astratto/opera ricostruttivista |
materiali e tecniche | olio su tela/opera materica |
misure in centimetri cm | 70 x 50 x 1,8 |
iscrizioni | firma autografa |
tecnica di iscrizione | olio |
posizione dell’iscrizione | sul retro/in basso/a destra |
trascrizione | Valvo |
certificato di autenticità | emesso contestualmente alla vendita |
multipli d’arte | nessuna stampa emessa |
stato di conservazione | opera intatta |
localizzazione dell’opera | Roma · Italia |
diritto d’autore | © tutti i diritti riservati · globale · S.I.A.E. |
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Descrizione opera
Hsinchu, Danze Tradizionali Taiwanesi
La danza in Cina è una forma d’arte estremamente varia, che consiste di molti generi moderni e tradizionali. Le danze coprono un ampio assortimento, da quelle popolari alle esibizioni nell’opera e nel balletto, e possono essere utilizzate in celebrazioni pubbliche, rituali e cerimonie. Ci sono inoltre 56 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti in Cina, e ogni minoranza etnica ha anche le proprie danze popolari.
Molte delle danze tradizionali hanno una lunga storia. Possono essere danze popolari, o danze che un tempo erano eseguite come rituali o come spettacolo d’intrattenimento, e alcune possono essere state eseguite nella corte imperiale.
Le danze popolari sono state storicamente importanti nello sviluppo della danza in Cina. Alcuni dei primi balli nei rituali e nelle cerimonie di corte possono essersi evoluti dalle danze popolari. I sovrani di varie dinastie raccolsero danze popolari, molte delle quali alla fine divennero balli di corte.
Molte delle danze popolari sono legate al raccolto e alla caccia e agli antiche divinità ad esse associate.
Nei centri d’intrattenimento chiamati wazi durante la dinastia Song, fiorirono varie forme teatrali e cominciò a prendere forma l’opera cinese, e la danza iniziò a fondersi nell’opera. Alcuni balli come la “Danza del Giudizio” (舞判, chiamata anche la Danza di Zhong Kui, 跳鐘馗) durante la dinastia Ming, e danze della dinastia Song come “Agitando la bandiera” (撲旗子) divennero pezzi d’opera. Altra danza adottata nell’opera è la danza della spada. L’opera cinese divenne molto popolare sotto la dinastia Yuan, e nelle dinastie successive le danze furono assorbite nell’opera.
In quest’opera l’artista ci ripropone lo spettacolo dei colori propri di alcune danze cinesi, a cui egli assistette, quasi per caso, durante il suo soggiorno in Estremo Oriente, avvenuto dal 2007 al 2009, nella Repubblica di Taiwan e, più precisamente, ad Hsinchu, una città nella parte nord del paese, situata sullo stretto di Formosa.
La concentrazione cromatica avviene nella parte centrale della tela, dove i movimenti dei danzatori trovano il loro acme. La raffigurazione prospettica del palcoscenico viene qui traslata in modo prettamente bidimensionale, in pieno stile ricostruttivista. La performance degli attori in costume appare dunque attraverso sprazzi di colore, che fuoriescono con decisa veemenza attraverso il dispiegarsi di un dinamismo ottico d’insieme. Le parti periferiche dello spazio pittorico sono invece dedicate ad un simbolismo di tipo grafico, tipico dell’autore e proposto qui in modo preponderante. All’interno dell’opera viene pertanto a crearsi una sorta di doppia spinta contrapposta: dall’esterno verso il centro, come pure, in modo esattamente opposto, dal centro verso l’esterno della tela. I simboli grafici in nero su sfondo grigio sembrano comprimere da ogni lato il soggetto trattato, circondandolo a trecentosessanta gradi. Quest’ultimo, dal canto suo, pare esplodere in ogni direzione, in reazione a siffatta spinta compressiva. Ne risulta, di conseguenza, una forte tensione dinamica apprezzabile al primo sguardo.
L’opera esprime la profonda e gioiosa vitalità di questo spettacolo di danza tradizionale cinese en plein air, in tutta la sua forza coreografica e stilistica. In tutta la sua spettacolarità.
Le tonalità dominanti sono quelle dei rossi, dei turchesi e dei giallastri, che, tutte assieme, evocano il senso di un trittico primario, potentissimo e musicale, espresso in quadrature irregolari e indubbiamente sfuggenti.
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