Scheda opera
Dati tecnici
anno | 2023 |
data di acquisto | acquisito in portafoglio |
valore corrente stimato in € | consultare la Tabella Prezzi aggiornata |
identificazione del soggetto | dipinto astratto/opera ricostruttivista |
materiali e tecniche | olio su tela/tecnica mista/opera materica |
misure in centimetri cm | 80 x 60 x 1,8 |
iscrizioni | firma autografa |
tecnica di iscrizione | olio |
posizione dell’iscrizione | sul retro/in basso/a destra |
trascrizione | Valvo |
certificato di autenticità | emesso contestualmente alla vendita |
multipli d’arte | nessuna stampa emessa |
stato di conservazione | opera intatta |
localizzazione dell’opera | Roma · Italia |
diritto d’autore | © tutti i diritti riservati · globale · S.I.A.E. |
Immagine ad alta definizione dell’opera (ingrandibile)
Cliccare sull’immagine dell’opera per l’ingrandimento sulla piattaforma fotografica Flickr (visione consigliata su schermo PC) ⚠️© Copyright: tutti i diritti sono riservati · S.I.A.E. · Vietato ogni tipo di utilizzo.
L’immagine è filigranata con il logo del sito
Descrizione opera
Ritratto di Ilaria
Quest’opera di Valvo produce nell’osservatore una reazione bivalente. A primo impatto rimaniamo quasi disorientati dalla presunta facilità di approccio visivo. Allo stesso tempo percepiamo che c’è dell’altro. Rispetto ad altre opere dello stesso autore, infatti, qui, ad una prima occhiata, parrebbe di aver già colto il senso generico della struttura compositiva. Il senso d’insieme. Ma sentiamo che c’è qualcosa che ancora ci sfugge.
Osserviamo.
Nel quarto inferiore destro una struttura di sottili segmenti perpendicolari si sviluppa verso l’alto, in ramificazioni simili a quelle di un albero.
Quest’elemento rappresenta la crescita e, dunque, l’età umana.
Tra i “rami” di quest’albero stilizzato vediamo comparire minute quadrature, complete o meno, in bianco e in viola. Tali elementi sono disposti in modo uniforme dalla base alla cima di questa ramificazione e possiedono larghezze differenti: Nella parte inferiore dell’“albero” questa sorta di “frutti” sono più grandi. Sulla sommità tendono a restringersi. Ma i frutti di un albero sono, come è noto, di una dimensione più o meno costante. Si direbbe che i frutti di un albero hanno pressappoco tutti la stessa grandezza. Come infatti avviene. Dunque, cosa vuole suggerire l’autore mediante questa differenziazione? È evidente come l’artista generi, in modo stilizzato, un’illusione prospettica dal basso verso l’alto. Siamo pertanto portati a credere di osservare tale struttura “arborea” come lo faremmo in natura, in circostanze normali, percependo di conseguenza il ridimensionamento dei suoi frutti man mano che alziamo lo sguardo verso la cima.
L’eco degli elementi “frutto” si sparge nel corpo dell’opera, dove ritroviamo gli stessi posizionati un po’ ovunque sulla tela.
Tali “frutti” appaiono ora con una dimensione maggiorata. Essi sono per così dire “disponibili”. Possiamo dunque coglierli chiaramente, con il nostro sguardo. Il tema del frutto quadrato viene presentato nella sua integrità, come pure in modo destrutturato, segmentato, scisso, intrecciato. È la diegesi dell’opera. L’articolazione della tematica del soggetto stesso.
Ma il dipinto è un ritratto, come si evince dal suo titolo. È dunque la protagonista dell’opera: Ilaria, che viene “colta” in una specifica fase della sua esistenza. Il fattore tempo, in questo lavoro, è essenziale alla sua decifratura.
Ciò che l’opera mostra sono quindi le coordinate spazio-temporali di una fase ben determinata nella vita del soggetto. Del resto, ogni ritratto necessita, per forza di cose, di una propria spazialità contestuale, così come di una contestualizzazione temporale ben precisa.
Questo dipinto si permea, in modo funzionale, del meccanicismo concettuale ed ideale del ritratto in quanto tale. La tecnica ricostruttivista opera in questo caso in senso visivo e psicologico, in modo congiunto.
Un elemento circolare appare con evidenza nel quarto superiore sinistro della tela. Il cerchio è il simbolo della perfezione. Una perfezione cui si tende ma che, naturalmente, non si possiede in vita. Una ridondanza parziale del cerchio appena descritto è presente sullo sfondo, lungo la costola destra della tela. È la perfezione reale, contrapposta al cerchio in primo piano, ovvero la perfezione ideale e mai raggiungibile. Un anelito al miglioramento. L’evoluzione della propria condizione esistenziale. Il porsi degli obbiettivi. Il desiderio umano di raggiungere una meta. Il darsi uno scopo.
“Ritratto di Ilaria” è un’opera dalle forti implicazioni psicologiche e la sua struttura grafica è esemplificazione dell’interiorità del soggetto, non del suo aspetto esteriore. È un’opera introversa. Enigmatica. Come enigmatici sono, spesso e volentieri, gli impulsi che ci conducono ad agire e scegliere tra diverse strade percorribili, durante le fasi della nostra vita.
Altre immagini dell’opera
(selezionando un’immagine si aprirà la galleria fotografica per quest’opera)
Catalogo delle opere
(Selezionando un’immagine si passerà alla sezione Catalogo delle opere)